Gli anni Sessanta coincidono con la felice parentesi del boom economico italiano e anche il mercato automobilistico riflette la particolare situazione di quel periodo, forse irripetibile. Si aprono nuovi segmenti di mercato per un pubblico benestante e la Fiat decide di lanciare una serie di vetture mosse da un motore a 6 cilindri, che vanno a posizionarsi al vertice della gamma torinese.
Il design della Fiat 2300 Coupè deriva da un prototipo esposto dalla Ghia al Salone di Torino del 1960. Il pianale è identico a quello della versione berlina e ne riprende esattamente la misura del passo, mentre le carreggiate sono leggermente più larghe. I gruppi ottici anteriori singoli sono peculiari della coupé, mentre l'ampia mascherina trapezoidale è un rimando stilistico a quella della berlina. Molto elaborata la vista laterale, con passaruota di diverso disegno, sfoghi e prese d'aria apribili sui parafanghi anteriori e ampia vetratura con doppio deflettore. La coda è dominata dal lunotto panoramico realizzato in tre sezioni e dai sottili gruppi ottici con andamento orizzontale, destinati a fare scuola.
Il motore della Fiat 2300 Coupè è un 6 cilindri in linea di 2.279 cc progettato dal celebre ingegnere Aurelio Lampredi, accoppiato a un cambio manuale a 4 marce e alla trazione sulle ruote posteriori. L'impostazione è piuttosto tradizionale con distribuzione ad aste e bilancieri, ma non mancano alcune raffinatezze come le camere di scoppio emisferiche. Alimentato da un carburatore singolo, nella versione standard il propulsore eroga 105 cv. Per chi cerca prestazioni più elevate c'è poi la Fiat 2300 S Coupè, che beneficia di alcuni particolari meccanici e di una messa a punto curata direttamente dall'Abarth. Grazie ai due carburatori Weber a doppio corpo la potenza è di 136 cv e la velocità massima raggiunge i 190 Km/h. Un esemplare ulteriormente elaborato dalla squadra corse Abarth conquista addirittura alcuni record di velocità sulla pista di Monza.
Il modello è ben realizzato come ormai Brekina ci ha abituato da tempo, ottime le finiture, ottimi i dettagli ne fanno un ottimo prodotto. Finalmente anche i colori sono gradevoli, gli interni sono ben rifiniti anche se di un solo colore, le gomme come al solito di gomma dura sono ben fatte. Il tocco finale è dato dalle targhe decals da me disegnate e realizzate che ho aggiunto ad ogni modello, un particolare da notare è che i numeri di targa sono realmente esistiti sui telai della Fiat 2300.
Il design della Fiat 2300 Coupè deriva da un prototipo esposto dalla Ghia al Salone di Torino del 1960. Il pianale è identico a quello della versione berlina e ne riprende esattamente la misura del passo, mentre le carreggiate sono leggermente più larghe. I gruppi ottici anteriori singoli sono peculiari della coupé, mentre l'ampia mascherina trapezoidale è un rimando stilistico a quella della berlina. Molto elaborata la vista laterale, con passaruota di diverso disegno, sfoghi e prese d'aria apribili sui parafanghi anteriori e ampia vetratura con doppio deflettore. La coda è dominata dal lunotto panoramico realizzato in tre sezioni e dai sottili gruppi ottici con andamento orizzontale, destinati a fare scuola.
Il motore della Fiat 2300 Coupè è un 6 cilindri in linea di 2.279 cc progettato dal celebre ingegnere Aurelio Lampredi, accoppiato a un cambio manuale a 4 marce e alla trazione sulle ruote posteriori. L'impostazione è piuttosto tradizionale con distribuzione ad aste e bilancieri, ma non mancano alcune raffinatezze come le camere di scoppio emisferiche. Alimentato da un carburatore singolo, nella versione standard il propulsore eroga 105 cv. Per chi cerca prestazioni più elevate c'è poi la Fiat 2300 S Coupè, che beneficia di alcuni particolari meccanici e di una messa a punto curata direttamente dall'Abarth. Grazie ai due carburatori Weber a doppio corpo la potenza è di 136 cv e la velocità massima raggiunge i 190 Km/h. Un esemplare ulteriormente elaborato dalla squadra corse Abarth conquista addirittura alcuni record di velocità sulla pista di Monza.
Il modello è ben realizzato come ormai Brekina ci ha abituato da tempo, ottime le finiture, ottimi i dettagli ne fanno un ottimo prodotto. Finalmente anche i colori sono gradevoli, gli interni sono ben rifiniti anche se di un solo colore, le gomme come al solito di gomma dura sono ben fatte. Il tocco finale è dato dalle targhe decals da me disegnate e realizzate che ho aggiunto ad ogni modello, un particolare da notare è che i numeri di targa sono realmente esistiti sui telai della Fiat 2300.
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